Monza e i Giovani Padani
La Lega che pena! (8)
Don Chisciotte
Paolo Grimoldi, coordinatore federale del Movimento Giovani Padani (MGP) le Giovani Marmotte della Lega Nord, tanto per capirci nonché parlamentare leghista monzese, in quel di luglio è apparso sulle cronache cittadine a seguito dell'occupazione temporanea da parte del F.O.A. Boccaccio, dell'ex sede delle Aste. Occupazione talmente temporanea e veloce, che è durata due soli giorni, durante i quali i giovani boccaccini hanno persino provveduto a far le pulizie interne allo stabile. Opera meritoria, che son certo, ha ricevuto il plauso da parte della proprietà. Comunque sia, per la nostra giovane marmotta, il tutto è apparso intollerabile. Indispettito, detto fatto, fissa un incontro con il ministro Maroni per fare il punto. Dichiarando fra l'altro che le amministrazioni locali chiedono garanzie di intervento rapido e immediato, in sinergia con la Questura. Se passa il principio che lo Stato tollera delle occupazioni momentanee, si crea un precedente gravissimo e pericoloso. Chi occupa illegalmente e abusivamente delle proprietà, va sgomberato in poche ore. Nel frattempo è ovvio l'assessore alla sicurezza nostrano, monsieur Romeo, invocava la linea dura. Ora, mentre aspettiamo che il Grimoldi, il Maroni e il Romeo, facciano il punto e magari anche la virgola, mi si consenta una domanda: ma quand'è che il federale ripara ai danni fatti alla nostra città? Da lui? dal Romeo ? sicuramente dal Movimento Giovani Padani, che a quanto pare, i muri ama imbrattare!
Perché, caro Grimoldi, mi consenta. Se passa il principio che il popolo tolleri le sparate di chi predica bene e razzola male, si confermerebbe un'ulteriore volta ciò che in questo paese è oramai una norma: la colpa è sempre dell'altro. Che sia lui d'esempio, si pensa mentre io mi arrangio. Chi imbratta i muri illegalmente, e si firma pure ben in grande, non solo va rimproverato, ma anche multato e obbligato a ripristinare la virtù. Del muro che non l'ha più. Morale. Prima di sparar sentenze, caro federale Grimoldi, si armi metaforicamente, alla Bossi, s'intende di vernice e pennello e provveda a cancellare quanto fatto anni addietro, da lei o dai suoi compari, dando così esempio di gran virtù e coerenza. Doti oggi alquanto rare tra i più alti rappresentanti di codesto reame. Infine un invito a lei e alle sue giovani marmotte. Chiedete un incontro ai giovani del Boccaccio, e da loro imparate come si fa a non imbrattare i muri della città. Converrà con me, caro Grimoldi, che il loro murale, quand'anche fosse stato fatto sulle mura, non avrebbe fatto altro che abbellire la città, a differenze delle vostre scritte, che non sono certo una beltà. Da ultimo mi si ri-consenta. Il Comune che spende 14.000,00 euro per i ripulire i muri dalle scritte esterne alla ex area industriale di via Boccaccio, poteva risparmiare tempo e soldi, lasciando in bella vista quei murales che più che cancellare erano da valorizzare, quali opere d'arte dell'era post-industriale. I miei ossequi. Don Chisciotte La Lega che pena!
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